“THE GAME” – SAX SOLO è un progetto in “gestazione”, ossia un progetto che sta trovando forma e spessore in una ricerca musicale che il sassofonista partenopeo Luigi Di Nunzio ha iniziato nel 2019, durante la registrazione del brano “The Game”, dell’omonimo album, edito Abeat Records. Qui si intuisce il viaggio che il sassofonista compie attraverso lo strumento e con lo strumento, esplorandone tutte le sue possibile espressioni sonore, aprendo la sua musica a nche al concetto di “nois”. Da qui è iniziata, nel corso di questi ultimi 3 anni, una sperimentazione musicale con lo strumento e con le sue potenzialità espressive, che ha portato alla costruzione di un repertorio costituito da brani che, nati da una semplice improvvisazione, sono stati poi trascritti, ri-arrangiati e ri-adattati al sassofono.
È questo, un progetto che si completa con la scelta del luogo della sua esecuzione: le risonanze che possono donare al sassofono luoghi come chiese, cattedrali, strutture antiche costruite con lo scopo di “amplificare” il suono naturalmente, consentono un “gioco delle parti” tra il sassofono ed il luogo preposto, un gioco che si basa sull’utilizzo del riverbero naturale e lo sfruttamento degli armonici naturali che strutture di questo tipo creano nel momento in cui si produce un suono al loro interno. E non solo… è anche un ritorno alle origini, un confronto ancestrale, un dialogo “verticale”, che il sassofonista Luigi DI Nunzio conduce sapientemente con la “sacralità” e la “divinità”.
Un dialogo a cui il pubblico assiste come spettatore e ne diventa partecipe come “testimone”.
“Il brano eponimo è un eloquente soliloquio di Di Nunzio, che ci fa sapere come si può interpretare il sassofono contralto senza dover esclusivamente emulare i grandi maestri del bop.”
[Alceste Ayroldi – MUSICA JAZZ]
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• photo: Sabrina Cirillo