Innumerevoli i suoni e i colori del camaleontico Miles Davis e infinita la sua carriera che cominciò a soli diciotto anni, quando, al cospetto di trombettisti acutisti e ipertecnici, con poesia e maestranza, impose la morbidezza della sua voce strumentale con sonorità mai udite prima. La band di Gianluca Grasso, tastierista e pianista eclettico, rievoca le sfumature delle opere del Miles elettrico degli anni settanta, integrandole con brani tratti dall’album Vortex dello stesso Grasso.