Paolo Fresu è sicuramente il jazzista italiano più acclamato in Italia e all’estero. Amato e apprezzato in tutto il mondo, i suoi progetti sono sempre ispirati e suggestivi e il suono della sua tromba colpisce direttamente l’animo, al primo soffio. Quando creò il festival “Time in jazz”, nella sua natale Berchidda, Paolo Fresu era in piena ascesa e, venti anni dopo, la sua biografia ufficiale recita 330 dischi e 2.500 concerti. Il suo “Time in Jazz” s’identifica oggi come all’inizio nel suo ideatore e direttore artistico e non basterebbe questo tabloid per elencare gli eventi e i progetti che lo hanno visto artefice e coprotagonista.

Quando si parla di quintetto si pensa al Quintetto di Fresu , nato nel 1984 per volontà di Paolo Fresu e Roberto Cipelli e si consacra come uno dei gruppi di punta del jazz italiano con il disco ‘Inner Voices’ assieme al sassofonista americano Dave Liebman (1986). Da allora svolge un’intensa attività concertistica e discografica oltre che didattica proponendosi spesso come ‘gruppo docente’ che da forma a Seminari interattivi sugli stili e le strutture del jazz viste dall’interno dell’esperienza di gruppo (Seminari di Nuoro, Victoria School of Arts di Melbourne, Matera).

Diversi progetti hanno inoltre visto il quintetto partecipe ad esperienze multimediali tra il jazz e le altre arti

(Teatro, Cinema, Poesia e Danza). Nel 1990 il gruppo vince il premio della rivista specializzata ‘Musica jazz’ come miglior gruppo del jazz italiano e come miglior disco ( disco ‘Live in Montpellier’), e ogni anno è ai primi posti con le proprie produzioni discografiche. Da segnalare una menzione della rivista americana ‘Cadence’ che, nel 1985 indicò ‘Ostinato’ come uno dei più interessanti dischi dell’anno. Il progetto ‘Concerto Piccolo – Suite in 7 appuntamenti per Grande Orchestra e piccolo gruppo’ è il lavoro che consacra i primi dieci anni di vita del Quintetto attraverso le composizioni del gruppo rivisitate ed arrangiate dal M.o Bruno Tommaso per Orchestra d’archi e Big Band, presentato a Matera, Roccella Jonica e Berchidda in contemporanea con l’uscita dell’ottavo CD edito dalla Splasc(h) Records, dal titolo ‘Ensalada Mistica’. Spesso il gruppo prende forma di Sestetto (dal 1991 in occasione del disco ‘Ossi di Seppia’) con la presenza del polistrumentista Gianluigi Trovesi che prende naturalmente parte anche al CD ‘Ensalada Mistica’ o dal 1996 con il sassofonista belga Erwin Vann, con il quale è stato inciso ‘Wanderlust’ per la Bmg/Rca francese.
Il gruppo ha tenuto concerti nelle più importanti città e Festival sia italiani che stranieri di ogni continente, registrando spesso per Radio e Televisioni internazionali. Il disco ‘Night on the City’ inciso per la francese Owl vince il premio ‘Choc’ per l’anno 1995 della rivista francese specializzata ‘Jazzman’ e fa guadagnare a Paolo Fresu i premi dell’Academie du Jazz’ di Parigi e il prestigioso ‘Django d’Or’ come miglior musicista di jazz d’Europa.
Il libro ‘49 Composizioni’ raccoglie inoltre tutto il repertorio del gruppo registrato per l’etichetta discografica Splasc(h) Record. Quasi a festeggiare il XX anno di attività, il 2004 è stato un anno “importante” per il quintetto: una serie di incisioni per la Blue Note (cadenzate sino al 2008) ne hanno celebrato la creatività, la freschezza e la longevità.
Accanto ai ricordi e ai momenti della festa-giubileo, celebrata al tempo con un sito web dedicato appositamente all’evento, la Blue Note italiana ha offerto al gruppo di celebrare con un’interessante serie di incisioni il presente e il futuro della band che avranno una diffusione planetaria.